Art.Design

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Carlo Rampazzi & Sergio Villa 
designer & artist 
presentano
ART.DESIGN
“La creatività non conosce confini”

www.noiparis.com

Carlo Rampazzi & Sergio Villa

Per la sua nuova avventura nel mondo liquido della creatività, l’architetto Carlo Rampazzi si muove lungo il crinale che mette in relazione l’Arte con il Design e con l’Anima della persona che di volta in volta dà un senso e una personalità agli oggetti, scegliendo di viverli nella propria casa. 

È un sofisticato esercizio di stile sul concetto di “confine”, parola che discende dal latino cum-finis e definisce tutto ciò che separa e nel contempo unisce, rivelando inaspettate affinità con il diverso. 

Del resto, oggi più che mai sembra che le frontiere stiano perdendo consistenza e definizione. 

E nel confronto serrato fra generi, sono stati demoliti anche i recinti culturali che per secoli hanno incasellato – e di fatto distinto – l’arte e l’alto artigianato. 

Eppure, sia pur nella confusione della mescolanza globale, “sempre più viviamo sotto il segno di Hermes, dio della porta, della soglia della città, ma anche dei crocevia, degli incroci”, scrive l’antropologo e etnologo francese Mare Augé. 

La formula

di Art.Design percorre proprio questa traccia, partendo dall’idea che fra mobili e opere d’arte si possa instaurare un dialogo dinamico di scambio, che trova nello spazio abitativo (ma non solo) il suo palcoscenico privilegiato. 

Sono nate cosi le installazioni realizzate per la mostra Deux Tétes et Quatre Mains alla Galleria D10 Art Space di Ginevra e per l’atelier NOI a Parigi (in mostra fino a tutto il settembre 2018), dove gli arredi iconici di               Carlo Rampazzi, sapientemente laccati, patinati e customizzati in tessuti couture, vengono presentati in abbinamento con una scultura o un dipinto materico realizzati dall’artista Sergio Villa: opere che portano “sulla pelle” gli stessi colori e le medesime texture del mobile cui vengono di volta in volta accostati, 

L’arte entra nell’oggetto d’arredamento

, lo ibrida e lo avvolge, creando una nuova entità decorativa legata all’Anima di chi la possiede, sottolinea Rampazzi. 

“Questo però non esclude che console, tavoli, poltrone e pouf possano separarsi dell’opera d’arte per essere ri-coniugati in maniera diversa in altri contesti”.

Del resto, che cos’è la vita se non un eterno gioco di assonanze, un teatro di imprevedibili minuetti, un film di fughe e di ritorni? L’essenziale è continuare a danzare, con un ritmo e leggerezza. Sul filo sottile del confine. 

Gli autori

Creativo poliedrico di fama internazionale, Carlo Rampazzi è originario di Ascona (Svizzera). Dopo i diplomi di architettura e interior design a Lugano e Parigi, nel 1970 inizia a reinterpretare il mobile classico secondo un personalismo stile neo-massimalista.

Nel 1974 fonda ad Ascona la Selvaggio SA; nel 1988 collabora con Alessandro Mendini ad Abitare il Tempo, a Verona.

Durante gli anni 90, firma una serie di prestigiosi progetti contract, fra cui il Gran Hotel Tschuggen di Arosa, L’Hotel Eden Roc di Ascona e il Carlton Hotel a St. Moritz. Dal 2003, con l’artista Sergio Villa realizza preziose edizioni limitate di mobili, tessuti e complementi couture. 

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